Nel regime del risparmio gestito il Cliente delega all'intermediario sia l'attività di gestione del proprio capitale, sia gli adempimenti fiscali relativi ai suoi investimenti. A differenza del regime amministrato e del regime della dichiarazione dei redditi, attrae a sé sia i redditi di capitale che i guadagni di capitale (redditi diversi) e comporta l'applicazione ed il prelievo, da parte dell'intermediario finanziario, di un'imposta sostitutiva pari al 26% del risultato di gestione maturato nell'anno solare, al netto di oneri, commissioni e bolli.
In caso di risultato annuale di gestione negativo, il corrispondente importo viene utilizzato per ridurre i risultati di gestione positivi dei periodi successivi, ma non oltre il quarto.
In caso di chiusura del rapporto gestito o di revoca dell'opzione, l'intermediario rilascia al contribuente una certificazione delle eventuali minusvalenze residue che possono essere portate in deduzione:
- del risultato positivo di un'altra gestione patrimoniale in regime del risparmio gestito;
- oppure utilizzate per compensare plusvalenze realizzate nell'ambito del regime del risparmio amministrato o dichiarativo.
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